In passato Apple, Google, Intel e Adobe sono state accusate di aver effettuato pratiche anti-assunzioni. In particolare, sono state accusate di essersi accordate per evitare i trasferimenti dei dipendenti dall’una all’altra società, limitando la concorrenza del mercato del lavoro e tenendo bassi gli stipendi dei loro dipendenti. Ciò non faceva altro che minare la possibilità per i lavoratori di ottenere un lavoro con uno stipendio migliore. Le quattro società sembrava avessero risolto la questione, ma il giudice distrettuale Lucy Koh potrebbe rifiutare la loro proposta.
Apple, Google, Intel e Adobe non sono le sole società ad essere state coinvolte in questo polverone. Troviamo infatti anche Intuit, Lucasfilm e Pixar, che hanno però rapidamente trovato un accordo, risarcendo i loro ex-dipendenti pagando 20 milioni di dollari.
Le quattro società ancora coinvolte- Apple, Google, Intel e Adobe – potrebbero dover pagare circa 3 miliardi di dollari di risarcimento. Ma la cifra, stando alle leggi dell’antitrust, potrebbe addirittura aumentare a 9 miliardi di dollari.
L’accordo proposto dai quattro colossi della tecnologia, e che potrebbe essere rifiutato, prevede un risarcimento complessivo di 324 milioni di dollari. Non tutti però sono rimasti soddisfatti. In particolare, il querelante Michael Devine ha definito la somma proposta come “inadeguata” e ha chiesto che venga respinta.
Il giudice Koh sembra condividere il pensiero di Devine, anche se non ha ancora ufficialmente respinto la proposta. E’ importante ricordare che l’accordo proposto da Intuit, Lucasfilm e Pixar è stato approvato proprio dal giudice Koh.
Via | CultOfMac
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