Una delle battaglie combattute da Apple all’inizio di quest’anno, anche a causa dei provvedimenti legali che sono stati presi a riguardo, è l’acquisto di contenuti in-app al fine di continuare ad usufruire di applicazioni inizialmente gratuite. Probabilmente per evitare altri tipi di problemi in futuro, l’azienda di Cupertino punta ora a ridurre all’osso il numero di applicazioni che, invogliando il cliente con la promessa di facilitazioni o contenuti extra in-app, richiedono la visione di video pubblicitari o la condivisione su Social Network.
La questione ha riguardato anche l’Italia, infatti famoso è il caso della recente manovra dell’antitrust su iTunes, Gameloft e altri. Secondo un report di TechCrunch, seguendo il vecchio detto prevenire è meglio che curare, Apple ha iniziato a rifiutare le app che invogliavano gli utenti alla visione di video pubblicità e la condivisione di contenuti sui principali social network con la promessa di facilitazioni (in caso di app game) o privilegi (in caso di app classiche).
La scoperta è stata fatta da uno sviluppatore che si è visto rifiutare la sua app in App Store in seguito ad un aggiornamento della stessa. L’app in questione era stata più volte analizzata ed accettata in passato e l’aggiornamento lanciato non ne intaccava il core. Nonostante sua nuova versione riguardava una rivisitazione della skin, l’app ha comunque visto il suo blocco in App Store.
Ovviamente a seguito dei rifiuti sono giunte comunicazioni personalizzate agli sviluppatori come.
2.25: App che mostrano o propongono altri applicativi che non siano dello stesso sviluppatore in un modo simile a quello di App Store saranno rigettate, a meno che non siano state sviluppate in tal modo per esigenze specifiche approvate.
3.10: Gli sviluppatori che tenteranno di modificare, alterare o eliminare la recensione degli utenti da App Store o che pagheranno gli utenti per recensioni positive verranno estromessi dal programma degli sviluppatori.
Tale provvedimento, è indice di come Apple abbia irrigidito la sua politica di valutazione degli applicativi proposti sul suo negozio virtuale.
Via | Macrumors
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