Probabilmente anche a successione dei numerosi scontri avuti con Android, Apple cerca sempre più di diminuire la sua dipendenza dal gigante della ricerca virtuale. Provvedimenti di questo tipo erano chiari sin dall’abbandono di Google maps nel 2006 in favore delle spesso criticate Mappe di Apple. Pare che con l’avvento di iOS 8 e Yosemite tale distanza sia destinata ad aumentare.
L’iterazione con Google è ormai ridotta ai minimi termini. Nel caso in cui si interroghi Siri per una ricerca web, infatti, i risultati saranno ottenuti mediante l’utilizzo di Bing, mentre a fini enciclopedici Wikipedia pare essere la fonte di tutte le risposte date. Alcuni dei risultati ottenuti dai lanci delle ricerche sono sì ottenuti attraverso Google, ma ciò accade solamente perché è il motore di ricerca predefinito in Safari.
Come letto in precedenza, in iOS8 sarà possibile utilizzare DuckDuckGo come motore di ricerca predefinito. Il nuovo browser, oltre a focalizzarsi sulla privacy dell’utente, gode di alcune funzioni avanzate come la ricerca in Sound Cloud e la riproduzione diretta dei risultati ottenuti.
Anche il faro di ricerca Spotlight godrà dell’utilizzo di diverse fonti ma Google non sarà l’opzione di default. Inoltre considerando che, almeno solitamente, gli utenti tendono a non cambiare questi parametri nelle preferenze del loro device, Google pare ad essere molto meno utilizzato rispetto ai precedenti sistemi operativi.
La permanenza di Google in Safari come motore di ricerca predefinito è dovuta ad un accordo contrattuale del 2011, ma con questi presupposti e le valide alternative che man mano emergono dal mercato, chi può dire che impatto avrà l’utilizzo di Google nei prossimi device e sistemi operativi Apple ?
Via | Cultofmac
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