Apple nel 2013 ha versato 8 milioni di euro di tasse nel nostro Paese, una cifra superiore a quella del 2012 ma che viene considerata ancora come “spiccioli” rispetto al fatturato annuale che la società ottiene in Italia. Apple continua quindi ad essere nel mirino delle autorità per dichiarazioni fraudolente.
Apple Italia ed Apple Retail Italia hanno versato un erario complessivo di 8 milioni di euro. Rispettivamente sono stati pagati al Fisco 4,8 e 3,1 milioni di euro. La cifra è maggiore rispetto a quella del 2012, dove Apple Retail Italia era riuscita a chiudere addirittura in rosso e a maturare un credito fiscale. Tutto questo viene reso possibile da una sofisticata struttura societaria e del fatto di servirsi dell’Irlanda per concentrare i propri profitti dove il colosso di Cupertino ha concordato un’aliquota inferiore al 2%.
Dallo scorso anno su Apple indaga anche la procura di Milano e due manager sono iscritti nel registro degli indagati per dichiarazione fraudolenta dei redditi. Si sospetta che dal 2010 alla fine del 2011 Apple non abbia dichiarato oltre un miliardo di imponibile. Da parte dell’azienda di Cupertino viene ribadita la piena fiducia nell’operato dei propri dipendenti ed amministratori, in pieno ripetto della legge.
Apple non è l’unica multinazionale ad operare in questo modo. Anche Amazon è da anni nel mirino delle autorità, così come Google e tante altre. Riusciremo mai a spuntarla?
Via | Repubblica
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