Come già detto in numerose pubblicazioni, ogni tassello che si aggiunge al mosaico del processo tra aziende più seguito dalla contemporaneità pare ribaltare completamente il quadro della situazione verso una o l’altra parte. L’ultima tessera è rappresentata da alcuni documenti che esporrebbero i veri piani di Google prima dell’uscita di iPhone: uno smartphone Java con tastiera fisica.
Prima del 2007, secondo tali documenti, l’unico scopo che aveva Android era quello di eseguire Java e ciò veniva fatto per di più su un device non touch screen con tastiera fisica. Tali caratteristiche del device vennero stravolte in seguito all’uscita di iPhone che, dimostrandosi un prodotto estremamente competitivo, ribaltò completamente i piani di Google.
Dato che il primo avversario dell’epoca era lo smartphone Windows, il progetto Android, datato 2006, prevedeva chiaramente un dispositivo non touchscreen con tastiera fisica comprensiva di tasti di navigazione proprio per avvicinarsi al device del competitor che aveva ottenuto un discreto successo.
Per quanto riguarda la navigazione e quelle che sarebbero poi diventate le app, dai documenti si apprende che unico scopo del device era utilizzare Java Platform e Micro Edition (Java ME)”, supportare widget elementari (come risultati sportivi, previsioni meteo e la borsa), gestire musica e foto e supportare la navigazione wap.
Quando nel 2007 Steve Jobs presentò ufficialmente iPhone, Google rimase talmente colpita dal prodotto che decise di stravolgere i suoi piani di progettazione, abbandonare il progetto “originale” e avvicinarsi allo smartphone di casa Apple.
L’impatto della presentazione di Jobs fu tale che gli stessi membri di Google dichiarano che da un lato, come utenti, non vedevano l’ora di avere un iPhone e dall’altro, in quanto tecnici del settore, valutavano quanto introdotto da Apple come novità assolute.
Dai documenti emerge quindi quanto il focus si fosse spostato da device Windows e BlackBerry allo smartphone Apple. Infatti il primo passo fu quello di rendere Android compatibile con il touchscreen.
Quello che fu rivoluzionato in seguito fu il browser che passò da TK ad un progetto basato sull’opensource WebKit, provvedimenti siglati da Andy Rubin stesso.
In pratica Google decise di seguire quella che era stata la sintesi del discorso di Jobs “tre device in uno” (cellulare, iPod e un dispositivo per navigare sul web). Nonostante il pieno supporto per il multitouch arrivò soltanto nel 2009 con Android 2.0, Google lanciò il suo sistema operativo nel 2008.
Cos’altro verremo a sapere sul passato e il futuro delle due compagnie?
Via | Appleinsider
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