Dopo il caso delle intercettazioni da parte dell’NSA di cui vi abbiamo parlato ultimamente, Google ha deciso di correre ai ripari, per evitare accessi non autorizzati, o quanto meno non-notificati, da parte dell’agenzia federale americana.
A partire da oggi, Google utilizzerà sempre la connessione crittografata HTTPS per controllare ed inviare le e-mail. Gmail supporta HTTPS sin da quando è stato lanciato e nel 2010 è stata resa la scelta di default.
Tale provvedimento, indipendentemente se l’utente accede da una wifi pubblica o da una connessione privata, impedirebbe l’interferenza di terzi all’interno delle comunicazioni stabilendo così un nuovo security check per la tutela della privacy. Tale sarebbe l’efficacia del provvedimento, che nemmeno la NSA (National Security Agency: Agenzia per la Sicurezza Nazionale) sarebbe in grado intromettersi nel processo di mailing.
Ogni singolo messaggio appare quindi criptato in ogni suo spostamento, che sia esso tra l’utente e Gmail o all’interno dei server di Gmail stessi.
Anche se questo richiede un passaggio di dati superiori, perché criptare un pacchetto inesorabilmente lo appesantisce, questa è diventata la maggiore priorità dopo le rivelazioni dell’ultima estate, almeno questo è quanto afferma Nicolas Lidzborski, Gmail Security Engineering Lead.
Ulteriore e non trascurabile dato è la statistica stilata da Google riguardante la disponibilità di Gmail. Il server di posta infatti ha mantenuto una funzionalità del 99.978%, il che equivale mediamente a sole due ore di disagio nel corso di un anno.
Nel comunicato, del quale trovate il testo integrale cliccando qui, si fa anche riferimento alle ultime novità introdotte recentemente nell’App Gmail.
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