All’inizio del mese di marzo il CEO di BlackBerry, Jhon Chen, in un’intervista ha mosso accuse contro gli utenti Apple definendoli Wall Hugger (sempre alla ricerca di una presa di corrente da muro) a causa della breve durata della batteria del loro smartphone. Apple non ha preso la dichiarazione sottogamba e annuncia due brevetti al fine di prolungare la durata della batteria dei propri device.
Il concetto che è alla base del primo brevetto (Predicting User Intent And Future Interaction From Application Activities) riguarda lo studio delle abitudini dell’utente. Secondo un nuovo software, infatti, l’iPhone potrebbe essere in grado di memorizzare l’uso che l’utente ne fa ottimizzando l’uso della batteria nei momenti di fuoco e abbassandoli in momenti morti come gli orari di riposo.
Il secondo brevetto (Inferring User Intent From Battery Usage Level And Charging Trends) si basa sulle modalità di carica del dispositivo. Se ad esempio il dispositivo non viene mai caricato completamente, Apple suppone che non ci sia una vera necessità di ricaricare un device tendente alla batteria scarica. Questo comportamento sarebbe infatti indice di cariche fugaci come l’aggancio del dispositivo al pc o alla postazione di lavoro. Se invece il tempo di carica è superiore a quanto richiesto, il software farà in modo da ottimizzare l’utilizzo della carica poiché questo comportamento indica un dispositivo “in fin di carica”.
A quanto pare Apple migliorerà ancora di più l’ottimizzazione tra hardware e software per fare in modo che una batteria dalla capacità non elevatissima possa rendere di più. Tuttavia chi è che spera che il prossimo iPhone possa avere una batteria più performante?
Via | Cultofmac
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