Come abbiamo avuto modo di vedere, all’interno del database di Siri sono stati inseriti moltissimi Easter Egg davvero divertenti. Il più grande ed importante di tutti non è però ancora stato scoperto, ma basta la domanda giusta per scoprire tutta la storia di Siri. Parola di uno dei suoi sviluppatori.
A tutti noi sarà sicuramente capitato di porre a Siri domande non inerenti allo scopo per il quale è stata creata e le sue risposte sono sempre molto divertenti, talvolta pungenti o che lasciano di stucco.
Gli sviluppatori hanno lavorato tantissimo per fare dell’assistente virtuale di Apple un software in grado di interagire il più possibile con noi, e questo aspetto è in costante miglioramento. All’interno del database di Siri sono presenti però alcuni Easter Egg attivabili con frasi specifiche: molti di questi sono stati scoperti molto facilmente, ma alcuni, i più importanti, sono ancora tutti da scoprire.
All’interno del nuovo libro “Haunted Empire: Apple After Steve Jobs” di Yukari Iwatani Kane, la scrittrice ha avuto modo di parlare con uno dei primissimi ingegneri che ha partecipato allo sviluppo del software sul quale è basata Siri. Adam Cheyer in un capitolo del libro racconta:
Abbiamo sviluppato alcuni retroscena riguardanti Siri per essere sicuri che ogni cosa che venisse detta dall’assistente fosse coerente, e proprio per questo abbiamo dovuto rispondere a domande come, Siri è un uomo o una donna? È umana? Una macchina? Un alieno? È un’impiegata Apple? Qual è il suo rapporto nei confronti di Apple?
Quali sono le domande precise da porre a Siri per far sì che ci racconti questi segreti? Al momento nessuno lo sa a parte gli ingegneri che hanno lavorato al progetto, ma questi assicurano che gli Easter Egg sono ancora tutti presenti e sono stati inseriti sin dall’inizio, quando Siri era ancora agli albori, basata sul progetto DARPA ed acquistata solo successivamente da Apple.
Gli ingegneri incentivano quindi tutti noi utenti a provare a scovare questo grande ed importantissimo Easter Egg, il quale probabilmente è presente solo nella lingua inglese americana.
Via | BGR
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