Apple, così come moltissime altre multinazionali, ha costruito un sofisticato sistema per evitare di pagare tasse molto elevate in determinati Paesi. In questo modo, solo in Australia, la società è riuscita a pagare solo 200 milioni degli 8,9 miliardi di dollari dovuti alla Nazione.
Negli ultimi 10 anni Apple è riuscita a pagare solo 200 milioni di dollari degli 8,9 miliardi totali dovuti all’Australia, il tutto grazie alla tassazione favorevole irlandese. Ora il governo australiano sta cercando un modo per recuperare parte di quel denaro.
Tutte le più grandi aziende hanno a propria disposizione diverse persone incaricate di studiare un metodo completamente legale per pagare la minor quantità possibile di tasse. Apple non è da meno, e nel tempo è riuscita a creare un sistema davvero infallibile.
Apple, in ogni Paese in cui è autorizzata a vendere i propri prodotti, ha aperto una società locale. Tutte queste società “nazionali” si rifanno però ad Apple Sales International, con sede in Irlanda, società che ufficialmente si occupa di gestire i proventi dedicati alla ricerca ed allo sviluppo: in altre parole, Apple Sales International chiede un corrispettivo annuo ad ogni società Apple nazionale per i diritti sull’utilizzo delle proprietà intellettuali, questi soldi (non tassati) vengono poi trasferiti a Cupertino.
Comprensibilmente, la maggior parte dei ricavi generati dal Paese finiscono in Apple Sales International prima della tassazione. Di conseguenza Apple dovrà pagare le tasse solo sul poco che rimane in quella Nazione.
Come abbiamo già detto, nulla di tutto ciò è illegale, ma il governo australiano sta cercando di studiare un modo per recuperare parte delle tasse eluse negli ultimi 10 anni da Apple e dalle altre multinazionali presenti nel Paese.
Via | 9To5Mac
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