Una delle più grandi aziende giapponesi nel panorama commerciale su internet, Rakuten, ha annunciato l’acquisizione di Viber. Tutta la piattaforma, insieme all’applicazione che conosciamo molto bene sui nostri iPhone, passerà alla casa asiatica per un ammontare di 900 milioni di dollari.
È il più grande acquisto nella storia della Rakuten che, dopo l’acquisizione di Viber, punta fortemente a diventare l’azienda numero 1 nel mondo di internet, segnando definitivamente il suo ingresso nel mondo della messaggistica globale. I 300 milioni di utenti già registrati sulla piattaforma Viber si andranno ad aggiungere ai 225 milioni presenti nel gruppo Rakuten.
L’abbinamento Rakuten-Viber potrà rappresentare una nuova sfida per la piattaforma Line, la quale ha annunciato il raggiungimento di 300 milioni di utenti nel novembre dello scorso anno, puntando a raggiungere quota 500 milioni per la fine del 2014. Come sappiamo, sia Line che Viber permettono di acquistare ed inviare adesivi ai nostri amici. Quest’ultima, inoltre, ha di recente aggiunto la piattaforma Viber Out per poter chiamare in ogni parte del mondo.
Ecco cosa ha detto il CEO di Rakuten, Hiroshi Mikitani, in merito all’acquisizione della famosa piattaforma:
Sono molto di poter accogliere Viber nella famiglia Rakuten. Viber offre la qualità più elevata, un ottimo sistema di messaggistica e l’esperienza del VoIP. Viber, inoltre, ha anche aggiunto un grosso mercato riguardo il mondo degli adesivi ed ha un enorme potenziale come piattaforma di gioco.
Rakuten si è contraddistinta negli ultimi anni per numerosi acquisti come Kobo, la piattaforma di e-reading, per 315 milioni di dollari, il servizio di streaming spagnolo Wuaki.tv e Viki, una piattaforma video che permette di avere i sottotitoli tradotti in streaming, per 200 milioni di dollari.
In aggiunta, non dobbiamo tralasciare come Rakuten è uno dei principali investitori nella piattaforma Pinterest, valutata 1,5 miliardi di dollari nel maggio 2012. Inoltre, l’azienda giapponese ha istituito un fondo da 10 milioni di dollari per investire un nuove start-up del sud-est asiatico. A questo punto ci ciediamo chissà come potrà evolversi il programma.
Via | TechCrunch
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