L’ approvvigionamento di minerali come il tantalo (metallo duro e molto resistente alla corrosione, soprattutto all’attacco degli acidi e buon conduttore di calore ed elettricità), l’oro e il tungsteno è diventato motivo di conflitto nelle industrie di tecnologia a causa delle condizioni di raccolta in paesi come la Repubblica Democratica del Congo. Apple, nel suo report sulle responsabilità dei fornitori del 2014, afferma che continuerà a supportare i rapporti con i fornitori esenti da problematiche etiche e lo sviluppo economico delle regioni di estrazione.
Nel su citato report, infatti, Apple conferma di voler mantenere i rapporti lavorativi solo con i fornitori che utilizzino metodi etici dell’approvvigionamento del tantalo, minerale primario utilizzato non solo nella produzione di componenti elettronici, ma anche nella costruzione di protesi intracorporee data la sua immunità agli attacchi chimici e alle alte temperature.
Nel suo discorso al The Wall Street Journal, il vice presidente operativo Jeff Williams afferma con orgoglio che, secondo i dati dell’ultimo report, i suoi principali fornitori si affidano a fonderie di tantalo la cui etica lavorativa è stata constatata e validata da terze parti.
Essendo Apple uno dei maggiori fruitori del resistente metallo, la compagnia sente di dover dedicare particolare attenzione a questo topic. Già nel report del 2012, infatti, Apple dichiarò di aver chiuso i rapporti con uno dei suoi fornitori cinesi poiché verificò la presenza di almeno 74 operai non in età da lavoro.
Via | MacRumors
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