Quello che abbiamo capito in questi ultimi anni è che oramai la privacy può essere considerata un lontano ricordo. Gli hacker si specializzano sempre di più cercando di superare le “barriere” di sicurezza dei maggiori servizi informatici. Tra questi non mancano i Social Network ed Instagram è l’esempio più calzante.
Lo scorso agosto, infatti, il ricercatore di sicurezza Christian Lopez aveva scoperto una grossa falla nelle applicazioni mobili di Instagram. Utilizzando una nota tecnica di hackeraggio chiamata Cross-site request forgery, il bug avrebbe permesso a Lopez o qualsiasi altro hacker di convertire le impostazioni di un profilo pubblico a privato. Un hacker malintenzionato avrebbe potuto, inoltre, scaricare tutte le foto dell’utente prescelto e cambiare nuovamente la suddetta impostazione senza che nessuno si accorga di nulla.
Lopez, una volta accortosi del problema, ha contattato il team di sicurezza di Facebook (l’azienda che ha acquisito Instagram, ndr) per segnalare la falla ed ha ricevuto un compenso in denaro. Secondo il ricercatore, però, Facebook ha riscontrato notevoli difficoltà nel risolvere il problema tanto che la privacy degli utenti è rimasta a rischio per quasi sei mesi.
In un comunicato, Facebook ha detto: “Ci complimentiamo con Lopez per aver riscontrato e segnalato il problema al nostro team di sicurezza. Abbiamo lavorato duramente per risolvere il problema e, una volta completato il tutto, non abbiamo riscontrato nessun account compromesso”.
Via | BGR
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