Apple si prepara a difendersi contro un reclamo multi-miliardario per la violazione di brevetti in Europa. Proprio per questo la società di Cupertino si è unita alla rivale Google nel chiedere alla Corte Suprema degli Stati Uniti pene più severe per i cosiddetti “patent troll” che danno inizio a cause legali frivole.
Apple è stata citata in giudizio dalla società tedesca IPCom, la quale richiede un risarcimento di 2 miliardi dollari per la violazione di un brevetto che riguarda alcuni standard wireless essenziali. Apple ha dovuto affrontare ben 92 cause per la violazione dei brevetti nei soli Stati Uniti negli ultimi 3 anni, con quasi la metà di queste ancora irrisolte.
Il caso IPCom sarà contestato nel tribunale regionale di Mannheim in Germania. Apple non ha praticamente mai perso queste cause contro piccole società che cercano di farsi pubblicità grazie ad una causa contro un’azienda del suo calibro, ma la vittoria è solo una piccola consolazione poiché in ognuno di questi casi, Apple è stata costretta a sopportare le spese legali.
Apple, insieme a Google, Yahoo, Intel, Cisco, e Facebook, chiede alla Corte Suprema di rendere più facili e sostenibili le cause contro le rivendicazioni brevettuali, potendo raccogliere le spese legali dagli aggressori in caso di vittoria. Attualmente, i tribunali federali consentono il riconoscimento delle spese legali qualora le accuse risultassero “oggettivamente infondate” o effettuate in malafede. Un adeguamento normativo potrebbe significare il risparmio di milioni di dollari nel caso di società come quelle citate in precedenza.
Via | AppleInsider
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