Secondo un recente rumor, l’iPhone 6 avrà una fotocamera da 10 megapixel con apertura f/1.8 ed un miglioramento sostanziale per quanto riguarda il filtro di cui sarà dotata. Di seguito i dettagli.
Si tratterebbe di un miglioramento notevole, in quanto la fotocamera attuale di iPhone 5S monta un sensore da 8 megapixel con apertura f/2.2. Inoltre, l’attuale modello di iPhone utilizza un filtro ibrido IR che sarà sostituito da uno di maggiore qualità (resin lens filter) prodotto da JSR (azienda giapponese).
Prima di procedere con l’articolo, è bene soffermarci per fare chiarezza sul significato di f/1.8 e simili.
I numeri conseguenti la lettera f indicano l’apertura massima del diaframma. Nelle reflex, un obiettivo con apertura massima del diaframma di 1,8 è molto luminoso: cosa significa questo? Sempre utilizzando come esempio la fotografia professionale, più il numero f è basso più l’obiettivo è luminoso e permette di scattare con tempi più rapidi; per esempio se scatto a f 2 con un tempo di 1/250 (questo numero più è alto e minore sarà il rischio di mosso per soggetti in movimento), per avere la stessa esposizione corretta a f2,8 dovrò scattare a 1/125, mentre a f4 mi servirà un tempo di 1/60 e cosi via.
L’apertura del diaframma incide anche sulla profondità di campo, cioè sulla distanza davanti e dietro il soggetto che è a fuoco, per esempio se con un medio tele da 85 mm scatto un ritratto e metto a fuoco sugli occhi con il diaframma aperto a f 1,4, avrò a fuoco pochi cm davanti e dietro al soggetto principale, quindi tutto quello che c’è dietro sarà sfocato e il viso sarà al centro dell’attenzione di chi guarderà la foto. Se con lo stesso obiettivo scatto a f 22 la profondità di campo sarà molto estesa ed in base alla distanza di scatto potrò avere a fuoco sia il soggetto principale che lo sfondo.
Quindi, un sensore con più megapixel ed una focale più bassa ci permetteranno di avere fotografie più luminose, con maggiore sfocato tra il soggetto e lo sfondo ed in generale sarà più facile scattare foto evitando soggetti mossi (attenzione a non confondervi con le foto mosse per via dei movimenti da parte del fotografo: in questo caso è necessario uno stabilizzatore ottico di cui Apple ha depositato un brevetto di recente (qui la notizia completa), ma di cui non sappiamo quando e se tale tecnologia sarà implementata).
Tornando a noi, JSR è famosa per la produzione di ottiche Arton resins, che vengono utilizzate nelle fotocamere digitali e videocamere con sensori d’immagine CMOS. Secondo quanto riferito da quest’azienda, i filtri Arton sono più leggeri e più sottili, garantendo immagini più nitide grazie alla capacità della resina di ridurre al minimo le variazioni di colore dei sensori.
Un interessante voce insomma, che va in contraddizione con quanto affermato fino ad oggi, visto che tutti sostenevano che Apple avrebbe mantenuto la stessa fotocamera anche sul futuro modello di iPhone.
Via | MacRumors
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