Alla fine dello scorso anno, Samsung è stata messa alle strette per le domande relative alla consultazione dei documenti di Apple e di Nokia: stava cercando di trarre vantaggio nella guerra dei brevetti. All’epoca l’azienda ha negato ogni accusa affermando, inoltre, che non era accaduto volontariamente.
PCWorld riporta che la corte californiana ha stabilito, nella giornata di ieri, che l’azienda coreana non poteva aver usato informazioni relative ai brevetti perché conosceva già i termini dell’accordo. Il giudice ha inoltre riconsiderato le sanzioni da infliggere a Samsung, visto che il negoziatore della società ha riportato il dialogo con Nokia dove si sottolineava un collegamento ad Apple.
Oltre 50 dipendenti Samsung avevano ricevuto delle copie di documenti di Apple dal consulente esterno Quinn Emanuel. In questi documenti si parlava anche di accordi con Nokia, Ericsson, Sharp e Philips. In conclusione: la corte costringerà Samsung a sostenere le spese legali sia di Apple che di Nokia.
Via | Engadget
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