Apple ha svelato, nella giornata di ieri, di aver raggiunto la quota record di 51 milioni di iPhone venduti solamente nell’ultimo trimestre. Sembrano numeri impressionanti, ma posti vicino alle aspettative da parte di Wall Street (55 milioni di iPhone venduti) e la crescita del mercato degli smartphone, si può certamente comprendere il ribasso dell’8% sul titolo in borsa.
I motivi sarebbero dovuti al mancato raggiungimento degli obiettivi ed una scarsa organizzazione per il semestre successivo. In realtà, però, se guardiamo il 2013 (inteso come anno fiscale, ndr) le vendite degli iPhone sono cresciute “solamente” del 13%, da 135,8 milioni del 2012 fino a 153,4 milioni dello scorso anno. Il problema è che l’industria degli smartphone è cresciuta ad un ritmo ancora più veloce.
In effetti, se andiamo a guardare il rendimento, Apple rappresenta l’azienda più redditizia tra tutte quelle presenti nel globo, ma ha perso 5 punti percentuali in un solo anno. Secondo un ex dipendente Nokia, Tomi Ahonen, l’azienda di Cupertino ha raggiunto la quota più alta sul mercato solamente nel 2012, mentre ora sta tendendo al ribasso.
Certo, un solo anno non può di certo far cambiare idea sui classici andamenti dell’azienda, ma una picchiata del genere era veramente inaspettata. Apple controlla ancora il mercato statunitense, ma il prezzo globale sul mercato è molto meno impressionante di quanto lo era due anni fa. Cosa accadrà in futuro? Solo il tempo potrà dirlo.
Via | PhoneArena
Leggi o Aggiungi Commenti