I malware per smartphone sono in crescita e a preoccupare è soprattutto Android, che permette l’installazione di questi software malevoli. Ma in questo caso il malware può attaccare anche gli iPhone con jailbreak oltre che gli smartphone Android con privilegi di root.
Il ricercatore Neal Hindocha ha provato come sia possibile registrare ogni movimento fatto su uno smartphone, compresi tap e swipe, per poi risalire ad informazioni personali.
Immaginate ad esempio di digitare il pin della vostra banca sulla tastiera dello smartphone. Se la posizione e l’ordine delle pressioni sul touchscreen viene registrata da un malware, poi è un gioco da ragazzi risalire alla sequenza di caratteri digitata. Basta infatti avere uno screenshot della schermata e sovrapporre gli eventi rilevati.
Come precedentemente detto, questo malware può funzionare sia su smartphone Android con privilegi di root che su iPhone dopo la procedura di jailbreak. I dispositivi “modificati” poi devono essere collegati tramite USB ad un computer per l’installazione del software malevolo.
Questo però è solo un esempio di come siano vulnerabili gli smartphone oggi, soprattutto quelli “jailbrekkati” o “rootati”. Niente vieta ad un hacker di creare un malware che si installa da remoto, oppure far installare intenzionalmente dall’utente il software malevolo spacciandolo per un’utile app o un tweak. Prestate sempre attenzione!
Via | BGR
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