Stamattina abbiamo trattato un argomento molto scottante. E’ stato scoperto infatti che le agenzie governative statunitensi e inglesi ricevevano informazioni private tramite applicazioni e giochi, tra cui Angry Birds. Rovio, la software house che ha sviluppato la celebre saga, ha appena risposto alle accuse.
Il gioco Angry Birds è stato uno dei mezzi con i quali National Security Agency (NSA) e Government Communications Headquarters (GCHQ) ottenevano informazioni personali degli utenti come posizione geografica rilevata con il GPS, sesso, stato civile, etnia, orientamento sessuale e così via.
Rovio, che ha sede in Finlandia, dichiara di non raccogliere informazioni personali e di non aver mai collaborato con nessuna agenzia governativa come NSA o GCHQ. La speculazione diffusa in queste ore si basa solo sui documenti forniti da Edward Snowden.
La software house creatrice di Angry Birds si difende affermando che la sorveglianza è stata possibile a causa delle pubblicità che compaiono in milioni di siti web e applicazioni. Quindi nessun dispositivo capace di connettersi ad internet o di utilizzare tali applicazioni è immune al controllo delle agenzie governative.
La colpa non sarebbe di Rovio o di Angry Birds, ma delle pubblicità che comparivano all’interno dei giochi. Mikael Hed, CEO di Rovio, promette di riconsiderare gli advertising network utilizzati nell’applicazione affinché questi non abbiano scopi malevoli come i precedenti.
Via | 9to5mac
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