Multato Roberto Cairo, titolare di “Gina la Piadina”, una nuova piadineria di Asti. Il motivo? Aveva messo a disposizione quattro iPad ai propri clienti. Di seguito i dettagli della vicenda.
Una molta dal sapore amaro: 5300€ per aver messo a disposizione dei clienti quattro tablet per leggere i giornali e fare qualche gioco, nell’attesa tra una piadina ed un panino. “Qualche giorno fa sono venuti due finanzieri che mi hanno sequestrato quattro tablet; li avevo messi sul banco, a disposizione dei clienti che tra una piadina e l’altra potevano leggere “La Stampa” online o -per i clienti più giovani- c’era la possibilità di accedere a qualche applicazione con dei banalissimi giochi scaricabili su ogni iPad” è questo quanto riferisce il malcapitato.
Secondo quanto accertato dai militari, i tablet erano sprovvisti dell’autorizzazione necessaria per essere installati in un locale pubblico e non avevano la prevista targhetta identificativa.
Si tratta del decreto Balduzzi, il quale afferma che “la licenza è necessaria per l’attività di distribuzione di apparecchi e congegni automatici, semiautomatici e di gestione per i giochi consentiti, vietando la messa a disposizione presso qualsiasi esercizio commerciale di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco offerte dai concessionari on line, da soggetti autorizzati all’esercizio dei giochi a distanza, ovvero da soggetti privi di qualsiasi titolo concessorio o autorizzatorio rilasciato dalle autorità, facendo salve le sanzioni previste nei confronti di chiunque eserciti illecitamente attività di offerta giochi con vincite”.
Una strana vicenda, che verrà seguita dal deputato 5 Stelle Paolo Romano “Non si può multare un barista solo per il fatto che tiene nel suo locale un mazzo di carte. Mi pare che la legge abbia parecchie zone d’ombra e che vadano quanto meno colmate al più presto queste lacune normative. Presenterò presto un emendamento”.
Via | LaStampa
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