A metà dicembre il Governo, spinto dalle richieste della SIAE, pensava di rincarare tutti i dispositivi in grado di riprodurre copie di opere protette dal diritto d’autore. Oltre a Cd e Dvd, questa “tassa” sarebbe toccata anche smartphone, tablet e computer.
Altroconsumo ci informa che, grazie alle firme di 10 mila utenti che, il ministro Bray ha deciso di sospendere l’approvazione del decreto che avrebbe portato agli aumenti su molte tipologie di prodotti tecnologici, come tablet, smartphone e computer.
Il Ministro Bray ha infatti annunciato che, prima di emanare il decreto di adeguamento delle tariffe, intende sviluppare un’indagine ad hoc sulle abitudini dei consumatori per verificare se davvero le copie private di opere musicali e cinematografiche siano cresciute negli ultimi tre anni tanto da legittimare addirittura un aumento di ben 5 volte l’equo compenso, come pretenderebbe la SIAE.
L’aumento richiesto avrebbe fatto aumentare l’equo compenso della SIAE da 0.90€ a 5.20€ per gli smartphone; da 3.20€ a 5.20€ per i tablet; da 3.20€ a 6€ per i computer. La SIAE avrebbe guadagnato il 50% dei 100 milioni di euro previsti con l’aumento dei prezzi di smartphone, tablet, computer e altri supporti coinvolti.
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