Nel 2010 Apple firmò un accordo esclusivo con la Caltech spinoff Liquidmetal Technologies dandogli la possibilità di utilizzare leghe metalliche avanzate per l’elettronica di consumo. Queste leghe possiedono una serie di proprietà come l’elevata robustezza e la resistenza alla corrosione, pur rimanendo relativamente leggere e con la possibilità di essere modellate sotto varie forme.
Apple le ha testate nello strumento per l’espulsione della SIM nell’iPhone 3G ma i materiali non sono stati usati successivamente, come ha fatto notare uno degli inventori nel 2012. Si pensava già, infatti, ad un utilizzo di queste leghe negli anni successivi visto anche il continuo interesse da parte della casa di Cupertino.
Ci sono, inoltre, numerosi indizi che testimoniano la volontà di Apple di creare una collaborazione con Liquidemetal: un brevetto concesso a luglio che riguarda l’uso dello speciale materiale ed una serie di domande di brevetti pubblicate a novembre che descrivono i metodi di lavoro per usarle.
Tra i tanti brevetti richiesti, uno riguardava i sensori di pressione come quelli che si trovano nei pulsanti o negli interruttori degli smartphone. Le immagini relative ricordano molto il tasto home che si trova sui dispositivi Apple.
Poiché gli interruttori sono dispositivi elettronici frequentemente utilizzati, i materiali per fabbricarli devono essere in grado di sopportare continue deformazioni e tornare alla loro configurazione originale. La capacità di un materiale di deformarsi reversibilmente sotto stress è nota come elasticità del materiale. Oltre un certo sforzo, noto come limite elastico o carico di snervamento, il materiale metallico può deformarsi irreversibilmente, diventando anelastico, esibendo plasticità e alterando la sua funzione. Una soluzione proposta è quella di usare leghe amorfe.
Un’altra applicazione pubblicata a metà dicembre descrive come le leghe della Liquidmetal possono essere utilizzate per creare delle viti anti-manomissione per rendere più sicuri i dispositivi dall’accesso non autorizzato:
Una soluzione proposta per le viti anti-manomissione è un dispositivo di fissaggio avente una porzione di testa e una porzione amorfa resistente, in cui il dispositivo di fissaggio e il substrato in cui il dispositivo di fissaggio è montato in modo permanente sono fissati tramite un interblocco.
Un altro brevetto richiesto riguarda l’uso di leghe per un substrato adatto ai sensori tattili, come quello presente dei display dei dispositivi Apple. L’azienda di Cupertino dice che le aree di cristallinità possono essere create sul substrato di metallo amorfo consentendo un maggiore controllo ed una maggiore densità di array.
La maggior parte dei rimanenti brevetti sono di natura tecnica come i metodi per lavorare con le leghe metalliche Liquidmetal o come valutarne le caratteristiche. Tutte queste richieste sono state fatte tra giugno e luglio del 2012, il che fa pensare come Apple abbia fatto dei passi in avanti a riguardo ma ancora non si ha nessuna certezza in merito.
Via | MacRumors
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