La sfida tra Apple e Samsung sembra non avere fine. La società sud-coreana vorrebbe un nuovo processo, dopo il verdetto di novembre che la costringerà a sborsare più di 800 milioni di dollari per la guerra di brevetti. Il motivo? Accuse di razzismo da parte dell’azienda di Cupertino.
Ve ne avevamo già parlato in precedenza, ma ora la questione sembra tornata effettivamente a galla. In effetti sono motivazioni che sorprendono, visto anche come si sono evolute le vicende in passato. Quindi, dopo le condanne per violazione, Samsung non si vuole arrendere e punta forte sulla possibilità di ottenere un nuovo processo in tribunale quantomeno per vedersi ridurre l’ammontare della “multa” che dovrà pagare ad Apple per aver “copiato”.
Indipendentemente, un nuovo processo è garantito in base ad una norma dell’articolo 59 in quanto Apple fa riferimento a pregiudizi contro razza, etnicità e nazionalità che non esistono nei tribunali americani rendendo il processo ingiusto, secondo Samsung.
È improbabile però che la società coreana possa arrivare al risultato sperato, portando avanti queste argomentazioni ritenute assurde da molti. Florian Mueller di FOSS Patents afferma che:
I motivi con cui Samsung vuole andare di nuovo in tribunale presentano due aspetti interessanti tra cui uno è veramente stupido. Quest’ultimo può essere affrontato in maniera molto veloce: in sostanza afferma che il consulente legale di Apple, Harold McElhinny, si è appellato ad argomenti razzisti contro gli asiatici. Ma lui non ha usato alcun termine dispregiativo nei loro confronti.
Al massimo si potrebbe dire che si sia appellato al patriottismo, ma anche questa sarebbe un’esagerazione visto che la questione portata avanti riguardava il come le compagnie nazionali non possono difendere la loro proprietà intellettuale contro le aziende straniere. Non capisco perché Samsung non pensi a concentrarsi su argomenti più ragionevoli.
Il processo, come detto, porterà Samsung a sborsare oltre 800 milioni di dollari a causa delle violazioni attuate sui brevetti. Forse la società coreana dovrebbe semplicemente smettere di pensare alle banalità, ammettere l’infrazione, pagare i danni ed andare avanti. Chissà se ciò avverrà mai.
Voi cosa ne pensate?
Via | AppAdvice
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