Nella mattinata di ieri vi abbiamo riportato la notizia riguardante la tragica morte del giovane operaio della fabbrica taiwanese Pegatron, deceduto per una polmonite apparentemente causata dalle dure condizioni di lavoro attuate nello stabilimento che produce il nuovo iPhone 5C. Dopo poche ore, Apple aveva già aperto un’indagine in merito. Ecco che cosa è emerso.
“Il ragazzino quindicenne deceduto ieri aveva usato i documenti di suo cugino ventunenne per poter essere ammesso a lavorare in fabbrica, visto che la legge ci vieta di assumere dipendenti sotto i sedici anni” ha dichiarato Charles Lin. “Ad ogni modo la sua morte non è legata alle condizioni di lavoro della nostra fabbrica, visto che lavorava nella catena di montaggio, ed è praticamente impossibile che un simile lavoro provochi una malattia come la polmonite” ha concluso il portavoce di Pegatron.
“Non hanno ancora trovato (Pegatron, ndr) nessuna prova che leghi la morte del ragazzo con le condizioni di lavoro della fabbrica, ma ci rendiamo conto che questo è comunque di poco conforto per le famiglie che hanno perso i loro cari” ha dichiarato Apple in un comunicato.
Pegatron ha comunque dichiarato che già da diverso tempo sono al lavoro insieme ad esperti di salute e sicurezza per fornire un ambiente di lavoro sicuro per ogni lavoratore, e che è tutto in regola. Ad ogni modo, secondo quanto riportato dalla fonte, negli ultimi mesi sono morti altri tre dipendenti della fabbrica in questione, ed anche qui le cause non sembrano essere collegate alle condizioni di lavoro della fabbrica.
Via | NDTV
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