Apple al momento è l’azienda più capitalizzata al mondo ed una tra le più importanti degli Stati Uniti. La storia ci insegna però che tutto è mutevole ed anche questa posizione privilegiata di Apple è destinata a cambiare. Quello che tutti si chiedono è però quando, l’unica cosa certa sembra essere che entro 3 anni le quote di mercato del mobile di Microsoft supereranno quelle di Apple.
La notizia è stata data da Forbes, la quale si basa sulle analisi svolte da Mark Fidelman. Egli sostiene che entro 3 anni le quote di mercato mobile di Apple diminuiranno, fino a quando Microsoft si impadronirà della seconda posizione. Al primo posto sarà però ancora stabile, neanche a dirlo, Google col suo Android.
Fidelman ha infatti dichiarato che Windows Phone è la piattaforma mobile col più alto tasso di crescita degli ultimi anni. E come dargli torto: i dispositivi col sistema operativo di Microsoft hanno visto una crescita del 156% in un anno e nell’ultimo trimestre sono stati ben 9,5 milioni i dispositivi venduti.
Tutto ciò ha fatto sì che la quota di Microsoft sia cresciuta nel giro di un anno dal 2% al 3,6%, mentre quella di Apple è invece calata: dal 14,4% al 12,9%, con una vendita di 33,8 milioni di dispositivi. Per questa ragione Fidelman crede che da qui a 3 anni i ruoli di Apple e di Microsoft possano cambiare enormemente, portando ad un sorpasso di Cupertino da parte di Redmond.
I numeri sicuramente non mentono, ma c’è anche da dire che a causa dei tanti rumor usciti durante l’estate, le vendite di iPhone sono state rallentate di molto. I consumatori hanno infatti rimandato i propri acquisti in attesa del lancio di iPhone 5C ed iPhone 5S, entrambi usciti in pochi Paesi selezionati solo 11 giorni prima della fine del trimestre preso in esame dall’analista. Nel contempo però Microsoft ha lanciato parecchi nuovi dispositivi, sopratutto nei mercati emergenti, territori in cui l’azienda sta puntando molto.
Per avere dati più utili è quindi di primaria importanza aspettare la fine del trimestre in corso, durante il quale le due aziende partono con gli stessi vantaggi, e pure col boom dei regali per le festività natalizie.
Via | BGR
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