Sin dalla presentazione dei futuristici Google Glass molti si sono posti il problema della privacy. Gli occhialini super-tecnologici possono infatti scattare foto o girare video senza avvertimento. Siamo disposti a tollerare un comportamento simile nella nostra società?
L’ingegnere informatico Nick Starr, è stata cacciata dal Lost Lake Cafè & Lounge di Seattle perché indossava uno dei pochi modelli disponibili di Google Glass. La donna, rifiutandosi di togliere i famosi occhiali è stat quindi invitata ad uscire dal locale pubblico. La donna, in sua difesa, afferma che il locale invita a postare le foto dei piatti su Instagram, quindi di usare la fotocamera al suo interno.
Lo stesso proprietario aveva già espresso il suo dissenso verso gli occhiali di Google esponendo un cartello di divieto fuori l’altro suo locale 5 Point Cafè. Dopo la vicenda, sulla pagina Facebook del ristorante , il proprietario invita i clienti a non utilizzare i Google Glass all’interno del suo locale. Come spiega, infatti, questi possono scattare foto e video senza il consenso delle persone.
Credo che con la diffusione degli occhiali di Google molti locali seguiranno l’esempio del Lost Lake di Seattle. Probabilmente si dovrebbero creare anche delle normative in merito. Mentre i garanti della privacy sono già pronti a combattere contro i Google Glass, gli analisti pensano che gli occhiali arriveranno in Europa con molto ritardo, a causa (o grazie) alle leggi più ferree.
E voi da che parte state?
Via | Repubblica
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