Con l’articolo che segue vi mostriamo in esclusiva l’intervista a Steve Wozniak di Leonardo Plebani (che proprio oggi ha lanciato intervistedisuccesso.com) il quale ci ha gentilmente concesso in anteprima la possibilità di pubblicare le risposte del co-fondatore di Apple.
Steve Wozniak ha fondato Apple insieme a Steve Jobs e Ronald Wayne nel 1976. E’ un inventore, ingegnere informatico e programmatore che negli anni ‘70 ha inventato i computer Apple I ed Apple II i quali hanno contribuito in modo decisivo alla rivoluzione dei microcomputer.
Quale credi sia l’abitudine che ti permette di raggiungere i migliori risultati nella vita?
Buttarmi su cose che non ho mai fatto prima e cercare un buon modo per portarle a termine, da inventore, evitando di ricrearle attenendomi a come sono state già fatte. Spendere molto tempo a pensare a come fare le cose meglio di quanto qualsiasi altra persona farebbe. Principalmente, scrivere il libro da soli piuttosto che leggerlo.
Quali sono state le tue più grandi difficoltà?
Convincere il mondo che i computer erano per persone normali. Lasciare un’azienda che tutt’ora amo, Hewlett Packard. Costruire il nostro secondo successo…il Macintosh fu un fallimento e ci sono voluti anni per costruirlo, mentre con Apple II è stato tutto più facile. Personalmente, non ho avuto difficoltà. Tutto quello che ho fatto l’ho fatto per me stesso e per divertimento. Quindi zero difficoltà, tutto è arrivato grazie alle mie competenze ed alla fortuna.
Potessi tornare indietro, che cosa faresti meglio e che cosa non faresti affatto?
Non ragiono in questo modo. Ho riflettuto talmente tanto su ogni mia decisione che posso ripetermele in testa ricordando quali sono state le mie motivazioni e sapere di aver fatto le scelte giuste. Non vivo guardando indietro pensando al passato e rimpiangendo cose. Nella vita si può sorridere o aggrottare le sopracciglia, quindi perchè crearsi dei motivi per preoccuparsi?
Cosa consiglieresti alle persone che vogliono seguire i tuoi passi?
Non sono sicuro di quello che intendi. Fondare una società quasi per sbaglio? Sviluppare importanti e inusuali competenze ingegneristiche? Essere bravi in qualcosa che ad un certo punto si rivelerà estremamente importante? Creare un grande prodotto da solo? Non farsi influenzare o corrompere dal successo nel business? Preoccuparsi per le persone che hanno bisogno di qualche cosa? Difficile dire di che cosa si tratti.
Di seguito vi riportiamo invece l’intervista in lingua originale:
- What do you think is the best habit which allows you to get the best results in your life/work? Taking on things you never did before and trying to figure out a good way to do them, as a builder, and not recreating things according to how it has been done before. Spend lots of time thinking about how to make things better than any other human would. Mainly, write the book yourself rather than read it.
- What were your biggest difficulties? Convincing the world that computers were for normal people. Leaving a company I loved to this day, Hewlett Packard. Building our second success…the Macintosh had failed and took years to build, whereas the Apple ][ had come easily. Personally, no difficulties. Everything was what I’d be doing for fun for myself. So no difficulty, it came to me by skill and luck.
- If you could go back, what would you do better and what wouldn’t you do at all? I don’t think that way. I had such good thinking on all my decisions, that I can repeat them in my head and know what my reasons were and they were good. I don’t live looking back and regretting things. You can smile or frown, so why give yourself reasons to frown.
- What would you suggest to the people who want to follow in your footsteps? Not sure what you mean. Founding a company almost by accident? Developing great and unusual engineering skills? Being good at something that becomes very valuable at some point in time? Creating a great product single-handedly? Not being swayed or corrupted by business success? Caring about people who need things? Hard to say what it’s about.
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