Quello che vi raccontiamo oggi è un fatto curioso legato ad un particolare episodio della vita di Steve Jobs, conclusosi attraverso il regalo di Larry Brilliant alla vedova Jobs.
Se avete avuto modo di leggere l’autobiografia di Walter Isaacson o guardare il film JOBs (presente da poco nelle sale cinematografiche italiane) saprete che Steve Jobs ha trascorso un periodo importante della sua vita in India. Qui conobbe Larry Brilliant, con il quale strinse una bella amicizia restando poi in ottimi rapporti negli anni a venire. Larry è una di quelle persone che tengono molto al proprio paese, tanto che ha dedicato tutta la sua vita aiutando i più bisognosi attraverso la creazione della fondazione Seva che proprio pochi giorni fa ha festeggiato i 35 anni di attività.
Durante la cerimonia, l’uomo ha raccontato la storia della fondazione, nata soprattutto grazie all’assegno da 5.000$ donato proprio da Steve Jobs. Questo assegno, insieme ad un Apple II, rappresentò la prima donazione per la fondazione che finanziò la costruzione della sede e la realizzazione delle prime opere di beneficenza. Stando alle parole di Jobs, il computer avrebbe avuto il compito di raccogliere tutti i dati relativi all’attività svolta dalla fondazione attraverso l’app VisiCal, un potente foglio di calcolo che avrebbe permesso a Larry di appuntare tutto, visto che c’era spazio infinito. “You’ll never be able to use all the memory. It’s five megabytes!” furono queste le parole di Steve Jobs rivolte al signor Brilliant, che tradotte nella nostra lingua: “Non sarai mai in grado di utilizzare tutta la memoria. E’ di 5 MB!”.
Lo stesso computer è “tornato a casa”, un omaggio di Larry a nome della sua fondazione verso la signora Jobs, come simbolo dell’enorme contributo dato dal marito agli albori della fondazione.
Nella foto: Larry Brilliant a Kathmandu, Nepal, mentre usa il computer donato da Steve Jobs alla fondazione Seva, alla fine degli anni ’70.
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