E’ il caso di un intermediario finanziario che si è forse fatto prendere troppo dall’entusiasmo, commettendo un errore che gli è costato davvero caro. Il suo nome è David Miller e dovrà ora scontare 30 mesi di carcere per aver portato alla rovina il suo datore di lavoro.
L’accusa è di frode telematica e cospirazione in patteggiamento. Durante la presentazione del terzo trimestre fiscale del 2012 il quarantunenne aveva acquistato un miliardo di dollari in azioni Apple, mille volte di più della cifra chiesta dal suo cliente (che si aggirava appunto ad un milione).
Certo che poi il valore sarebbe aumentato, la sua intenzione era quella poi di rivendere lo stock di azioni in eccesso quando il prezzo sarebbe salito, intascando la differenza. Purtroppo per lui così non è stato, mandando in fallimento la Rochdale Securities, azienda sita in Stamford (Connecticut) per cui l’ormai ex-operatore di borsa lavorava. Ma la manovra non è finita qui: Miller aveva infatti avviato dei contatti con un’altra società di investimenti per farsi assumere, nel caso l’operazione non fosse finita nel migliore dei modi.
L’avvocato di Miller ha preso le sue difese definendo l’incidente “una svista per un padre di famiglia buono e generoso come David che ha vissuto una vita sempre rispettosa di fronte alla legge. Miller si rammarica profondamente per quello che ha fatto e per il danno causato ad altre persone, tra cui gli ex dirigenti e dipendenti della Rochdale”.
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