Si conclude oggi la diatriba tra i due colossi con un accordo extragiudiziale che vede Google costretta a pagare 17 milioni di dollari per aver bypassato le impostazioni di privacy di Safari.
Attraverso un codice scritto ad hoc negli annunci pubblicitari, Google ha tenuto sotto controllo la navigazione di milioni di utenti iPhone, eludendo le impostazioni di privacy di Safari. Nelle scorse settimane avevamo già affrontato la questione, raccontandovi come Google abbia tentato di convincere il giudice che non ci fosse nulla di male in tutto questo in quanto le sue azioni “erano destinate a consentire agli utenti l’accesso ai servizi Google, come ad esempio Google +, dei siti che visitavano“.
Tutto questo non è bastato, in quanto il governo federale degli Stati Uniti ha multato la società di Mountain View di ben 22,5 milioni di dollari: una cifra record che è stata però annullata attraverso un accordo extra-giudiziale tra Google ed i 37 stati del Distretto di Columbia per 17 milioni di dollari.
“I consumatori devono essere in grado di sapere se ci sono altri occhi a navigare nel web con loro. Con il monitoraggio di milioni di persone a loro insaputa, Google ha violato non solo la loro vita privata, ma anche la loro fiducia” ha dichiarato Schneiderman. Un portavoce di Google, in tutta risposta ha affermato che “Lavoriamo duro per ottenere il giusto livello di privacy con Google ed abbiamo già provveduto a rimuovere i cookie pubblicitari che hanno raccolto informazioni personali degli utenti dal browser di Apple”.
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