Ieri vi avevamo anticipato della possibilità che Apple non affidi solamente a Samsung la produzione dei chip A-series. La società che dovrebbe subentrare nella fornitura di chip è la GlobalFoundries, ma il suo ruolo sembra ancora poco chiaro. Ecco i dettagli.
Secondo AllThingsD, alcune fonti informate sui fatti sostengono che l’affare sembra assumere un risvolto particolare. Samsung infatti rimarrà il principale fornitore dei chip di iPhone e iPad, ma utilizzerà la GlobalFoundries come “Flex Capacity“. Si tratta di una prassi classica del settore, secondo la quale un produttore di chip paga un determinato importo per usare occasionalmente le fabbriche di un’altra società, poiché la domanda risulta troppo elevata per le proprie capacità.
Questo “aiuto” servirà a Samsung per sopperire all’elevata richiesta di chip da parte di Apple, considerando che ovviamente la società deve produrre chip anche per i propri device oltre che per iPhone e iPad. GlobalFoundries quindi assumerà le vesti di subappaltatore nel qual caso Samsung non riesca a soddisfare l’elevata richiesta di Apple.
Questo spiega l’avvistamento di un team di dipendenti Samsung negli impianti Fab 8 della GlobalFoundries situati a Malta, New York. Oltretutto i processi di chip-making sono alquanto simili, quindi questa sembra la scelta più adatta per riuscire ad aumentare la produzione di chip per Apple, e quindi una maggior disponibilità di dispositivi.
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