E’ la conclusione a cui è arrivata Christine Rose, giornalista del Wall Street Journal. Sembra infatti, che oggigiorno le persone sono sempre più connesse nei mondi virtuali, trascurando la vita reale; gli ultimi episodi di cronaca ne sono l’esempio.
La giornalista, facendo leva su alcuni accadimenti dell’ultimo periodo, ha evidenziato come gli smartphone stiano diventando (se non lo sono già) uno strumento indispensabile per la maggior parte delle persone, ma che li rende estranei dal mondo reale e da quello che accade attorno a loro.
A fine settembre, su un treno affollato di San Francisco, un uomo ha sparato e ucciso Justin Valdez, uno studente ventenne. Il killer, con la pistola in mano, passò praticamente inosservato tra la folla, visto che tutti erano impegnati a guardare gli schermi dei propri smartphone. Non poco tempo fa, a Philadelphia, un uomo venne spinto sui binari della metropolitana e nessuno si accorse dell’accaduto se non un fotografo freelance che, invece di soccorrere l’uomo, scattò una serie di foto con il proprio dispositivo (poi vendute al New York Post).
Tutti questi episodi sono esempi, seppur drammatici, di come le persone stiano trascurando la loro vita reale e tutto ciò che li circonda. Tutta questa tecnologia ci impedisce di vivere appieno la nostra vita?
Via | WallStreetJournal
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