Il nuovo iPhone 5S vanta, tra le sue svariate caratteristiche, il lettore di impronte digitali Touch ID. Durante la presentazione Apple aveva dichiarato che tutti i dati relativi alle impronte digitali non venivano caricati sui server Apple, ma bensì restavano salvati esclusivamente in locale. Emergono ora nuovi dettagli sul grado di sicurezza del nuovo Touch ID.
Come dimostrato dal test condotto dal team di iMore con la collaborazione dei tecnici di Mendmyi, il sensore Touch ID è associato ad un unico processore A7; ciò significa che il lettore di impronte non può svolgere adeguatamente il proprio dovere se installato su un altro iPhone 5S.
Infatti, i tecnici di Mendmy hanno provato a scambiare i Touch ID di due iPhone 5S ed hanno constatato che i due iPhone hanno sì riconosciuto il sensore, ma nel momento in cui l’utente è andato a configurare le impronte digitali, l’iPhone ha restituito un messaggio di errore.
Il problema è stato risolto rimontando i due sensori nei rispettivi iPhone 5S. Questo fatto rivela come Apple abbia portato la sicurezza dei propri dispositivi ad un altro livello; infatti, tutti i dati relativi alle impronte sono salvati in locale sul dispositivo, e non nel server Apple.
A conferma di tale tesi arrivano anche le parole dell’esperto in sicurezza Nick Arnott:
“La mossa di associare il chip A7 con il Touch ID impedisce al produttore del sensore di sottrarre e/o salvare le impronte digitali degli ignari utenti.”
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