Vi ricordate quando all’inizio del mese vi avevamo parlato dell’attacco informatico ai danni di Adobe che ha consentito ad alcuni hacker di entrare in possesso di svariati conti clienti Adobe? La società aveva dichiarato che gli account trafugati erano circa 3 milioni, ma a quanto pare i danni sono ancor più gravi…
In seguito all’attacco hacker dello scorso 3 ottobre, Adobe aveva dichiarato che i pirati informativi erano entrati in possesso del codice sorgente di Coldfusion, Acrobat e dei dati personali (account e numero carta di credito) di 2.9 milioni di clienti. La stessa azienda aveva anche informato di aver adottato diverse misure per proteggere i dati dei clienti a seguito dell’intrusione. Adobe inoltre, aveva spedito delle e-mail agli account violati, invitando gli utenti a cambiare la password e a vigilare sulle carte di credito o debito.
Dalle indagini tutt’ora in corso è invece emerso un quadro preoccupante: infatti gli account rubati sarebbero 38 milioni, una cifra decisamente molto più alta rispetto i “soli” 3 milioni ipotizzati in prima battuta.
Come se non bastasse, su alcuni siti di hackeraggio è apparso un archivio di 3.8GB contenenti più di 150 milioni di account (nome utente + password).Sembra inoltre che gli hacker si siano impossessati addirittura del codice sorgente di Photoshop.
Adobe e le forze dell’ordine stanno continuando le indagini e consigliano come sempre di monitorare l’e-mail associata all’account Adobe ed i movimenti delle carte associate, ricordando che è opportuno segnalare qualsiasi attività sospetta o insolita sul proprio account personale.
Via | Krebsonsecurity
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