Negli ultimi tempi Facebook ha acquisito molte aziende, nonostante non tutte riescano a generare profitti soddisfacenti. Ora Zuckerberg ci riprova e punta gli occhi su Snapchat, la popolare applicazione che consente di inviare messaggi che si auto-distruggono dopo pochi secondi la lettura.
Snapchat è una popolare applicazione che consente di inviare messaggi che si autodistruggono entro pochi secondi ad altre persone. Presente da molto tempo su App Store, sta ricevendo parecchi consensi solo da pochi mesi, tant’è che ora si è interessato nientemeno che Mark Zuckerberg, il quale sta cercando di acquisirla.
Secondo il Wall Street Journal infatti, Zuckerberg avrebbe preso contatti con il co-fondatore di Sanpchat, Evan Spiegel, per un accordo del valore di oltre un miliardo di dollari, ma l’incontro non sembra andato nel migliore dei modi per Facebook.
Snapchat sta vivendo un’enorme crescita: il mese scorso sono stati recapitati infatti ben 350 milioni di messaggi, contro i 200 milioni trasmessi nel mese di Giugno ed ora la start-up sta cercando di raggiungere i 200 milioni di dollari per una valutazione dai 3 ai 4 miliardi di dollari.
L’eventuale acquisizione potrebbe però non portare i successi sperati a Zuckerberg: basti infatti pensare a cosa accadde con Instagram. Dopo la sua acquisizione di un miliardo di dollari infatti, Facebook ha subito una pesante caduta in Borsa facendo svalutare l’acquisto di oltre 250 milioni di dollari. Facebook ha inoltre dovuto lavorare molto per far diventare Instagram un’applicazione fruttuosa e dopo molti mesi si è giunti alla conclusione che il modo migliore sia quello di inserire degli annunci pubblicitari sulle timeline degli utenti. Nonostante ciò, non si è però totalmente certi di riuscire a raggiungere il risultato.
Con Snapchat il problema sarebbe simile. Come renderlo un servizio profittevole per Facebook? Zuckerberg dovrà quindi avere buone ragioni per voler acquisire così insistentemente la società, senza contare del fatto che Facebook, grazie all’applicazione Poke offre già un servizio molto simile.
Staremo a vedere se un accordo potrà mai esistere.
Via | Phone Arena
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