Ve lo ricordate? Ne avevamo già parlato il 27 settembre, quando alcuni utenti su Twitter avevano portato alla luce il fatto comune a tutti i dispositivi con iOS 6: ebbene, qualcuno ha denunciato Apple, portando la questione davanti ad un tribunale.
iOS 7 viene scaricato automaticamente, anche senza il consenso dell’utente. E’ sufficiente avere il dispositivo collegato sotto rete WiFi per ritrovarsi 3,1 GB occupati dal nuovo aggiornamento, pronto per essere installato.
Moltissime persone però, possono anche non voler installare il nuovo aggiornamento: anch’io, ad esempio, ho preferito mantenere iOS 6 sui miei iPhone 4 ed iPad 2: una scelta che mi sta costando cara, visto che entrambi i dispositivi hanno una memoria da 16 GB, di cui adesso oltre 4 GB sono dedicati al sistema operativo ed ai file di installazione del nuovo.
E’ questo ciò che ha denunciato Mark Menacher, visto che il file in questione non può essere rimosso in alcun modo, se non accettando la dura realtà, aggiornando il dispositivo. Mark, residente in Poway (California), ha presentato una denuncia contro il CEO di Apple Tim Cook presso la Corte Superiore della California sita a San Diego lo scorso giovedì, chiedendo la rimozione del file di installazione di iOS 7 dai suoi dispositivi.
L’auto-download (se così vogliamo chiamarlo) esiste già da iOS 5, ed è nato per facilitare l’aggiornamento di tutti gli utenti, in modo da avere sempre l’ultima versione corretta ed aggiornata sul proprio dispositivo. In questo caso però, la situazione è diversa: il passaggio da iOS 6 ad iOS 7 è molto diverso rispetto ai precedenti aggiornamenti software, in quanto viene stravolto l’intero design ed aggiunte tantissime nuove funzionalità: in dispositivi più datati inoltre, l’aggiornamento porta grandi rallentamenti a tutto il sistema, rendendo (secondo la mia esperienza) la gestione del dispositivo insopportabile e snervante.
Nella sua denuncia, Menacher chiede un modo per sbarazzarsi del file scaricato, insieme a 50$ di risarcimento danni. Ha inoltre aggiunto che sta considerando l’ipotesi di portare la questione ad un tribunale superiore, valutando l’idea di aprire una vera e propria class action contro l’azienda.
Voi cosa ne pensate? Ha fatto bene?
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