Alcuni giorni fa, Anand Chandrasekher, Chief Marketing Officer di Qualcomm, aveva criticato i chip a 64 bit installati sugli iPhone 5S definendoli “inutili” e definendo la presentazione del processore A7 al Keynote di metà settembre “solo un trucchetto di marketing“. Prontamente è arrivata la smentita di Qualcomm, che ha deciso di “ridimensionare” le dichiarazioni fatte dal suo dirigente.
Un portavoce della società ha dichiarato:
“Le osservazioni fatte da Anand Chandrasekher, sul processore A7 con architettura a 64 bit erano inesatte. L’ecosistema hardware e software mobile si sta già spostando verso i 64 bit e questa evoluzione porterà capacità ed esperienze di classe desktop nel mobile permettendo la creazione di nuove classi di dispositivi di computing“.
Qualcomm non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni, cercando con queste poche righe di “ridimensionare” le dichiarazioni del proprio dirigente. L’azienda ha un rapporto di stretta collaborazione con Apple per le forniture di modem che vengono poi utilizzati negli iPhone e iPad. Entrambe le aziende progettano chip basati sull’architettura ARM.
Non a caso il processore A7 è basato sul set di istruzioni ARMv8 e molti dei vantaggi prestazionali sono stati attribuiti a quello stesso set dagli sviluppatori di App.
Qualcomm è uno dei principali fornitori al mondo di chip per smartphone e tablet, e le sue chip Snapdragon sono utilizzate sia su Android che su smartphone Windows Phone.
Via | Macworld
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