Samsung ha falsificato i benchmark del nuovo Galaxy Note 3 e persino Phil Schiller, responsabile del Worldwide Marketing di Apple se n’è accorto. Schiller ha fatto notare il fatto con un tweet, linkando un articolo e scrivendo solamente “Imbrogli“.
Stamattina Phil Schiller ha twittato un link ad un articolo di ArsTechnica dal titolo che suona più o meno così: “Gli “aggiustamenti” dei benchmark del Galaxy Note 3 gonfiano i risultati fino al 20%“. In aggiunta al link, Philler ha anche scritto la parola Imbrogli.
shenanigans http://t.co/30FoQDfNw0
— Philip Schiller (@pschiller) October 1, 2013
Leggendo infatti l’articolo linkato da Schiller, scopriamo che Samsung ha gonfiato i risultati dei benchmark sfruttando una speciale modalità ad alta potenza della CPU che viene attivata quando sono in esecuzione appunto applicazioni che eseguono i test per i benchmark. Questa “particolare caratteristica” è però stata disattivata e si è scoperto che alcuni risultati pubblicati da Samsung sono stati gonfiati fino al 20% rispetto ai dati reali.
L’azienda sudcoreana però non è la prima volta che compie azioni del genere: lo scorso Luglio si scoprì infatti che la stessa cosa accadeva anche sul Galaxy S4.
Siamo convinti che i benchmark non siano così fondamentali nella scelta del terminale, ma in ogni caso alcuni utenti li prendono sul serio ed in ogni caso ci troviamo davanti ad un comportamento scorretto da parte dell’azienda.
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