Ebbene sì, anche se molto difficile da mettere in atto, si può “fregare” il Touch ID. Un video pubblicato poche ore fa ci spiega come sia possibile raggirare il sistema di protezione utilizzando una fotografia dell’impronta, tecnica già sperimentata con successo su altri tipi di sensori di impronte digitali.
Come in una puntata di Criminal Minds, la celeberrima organizzazione di hacker Chaos Computer Club ha realizzato un video che mostra com’è possibile raggirare il sistema che sta dietro il Touch ID.
Per prima cosa, occorre una foto ad alta risoluzione dell’impronta digitale (quella che l’utente ha impostato sul dispositivo). Sicuramente non è facile rubare un iPhone 5S e chiedere tranquillamente di poter fare la foto dell’impronta, ma ad ogni modo ecco il procedimento descrittoci da Chaos Computer Club:
- Fotografare l’impronta digitale dell’utente con una risoluzione a 2400 dpi
- Ripulire, invertire e stampare la foto a 1200 dpi con una stampante laser su un foglio trasparente, impostando il toner con il massimo spessore
- Far colare del lattice rosa o bianco sullo stampo creato ed aspettare l’asciugatura
- Sollevare il sottile foglio di lattice appena creato ed alitarci per renderlo leggermente umido
- Appoggiarlo sul sensore per sbloccare il telefono
[consiglio]Sicuramente questo sistema è stato già provato e funziona, ma ci teniamo a rassicurarvi in quanto il Touch ID a nostro avviso è comunque un sistema molto sicuro. Quante possibilità ci sono che ci rubino il telefono e riescano a fotografarci il polpastrello a 2400 dpi?[/consiglio]
N.B. Questo processo è stato già utilizzato e perfezionato già in passato per poter raggirare la stragrande maggioranza dei sensori di impronte digitali esistenti.
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