Come arrivano i nostri iPhone nelle nostre mani? Noi siamo abituati a vederli in negozio, ma il loro viaggio è molto lungo e parte da molto lontano. I prodotti della Mela: un viaggio dalla Cina a noi utilizzando navi, camion ed anche vecchi aerei militari russi.
Tim Cook ha presentato al mondo intero i nuovi modelli di iPhone solamente nella giornata di ieri, ma in realtà il processo logistico per trasportare i dispositivi dalla Cina (dove vengono prodotti) ai negozi di tutto il mondo è iniziato alcune settimane prima. Vediamone quindi i dietro le quinte grazie alla testimonianza di alcuni addetti ai lavori rimasti anonimi.
Il viaggio dei dispositivi inizia naturalmente dalle fabbriche cinesi dove vengono assemblati. È qui che i dispositivi vengono posizionati sui pallet e trasportati altrove in alcuni container non contrassegnati ed accompagnati da una scorta. Qui inizia il viaggio vero e proprio dei dispositivi della Mela, i quali vengono portati in aeroporto su dei camion per poi venire caricati su un aereo interamente dedicato allo scopo: tra i velivoli figurano anche alcuni vecchi velivoli impiegati in passato dai militari russi. Il viaggio finisce infine negli Store di tutto il mondo e l’azienda gestisce le spedizioni in base al numero di vendite prefissato.
Il sistema logistico in uso da Apple è stato elaborato interamente da Tim Cook in persona e dal suo team, in quanto l’attuale CEO, prima della morte di Steve Jobs, era proprio il responsabile logistico dell’azienda. Apple deve inoltre tenere conto di quante unità produrre e trasportare in un dato momento per rendere ancora più efficiente il processo. Il prodotto di punta della società infatti, viene venduto in maniera molto più consistente nel primo weekend dopo il lancio o in altre occasioni, quali le festività natalizie.
Come ha dichiarato Richard Metzler di FedEx, tutta l’operazione è come se fosse un’anteprima di un film: i prodotti devono arrivare tutti nello stesso preciso momento ed in tutti i Paesi in cui si è deciso di venderli. Non ci possono essere né ritardi né anticipi sulla consegna. La sfida quest’anno si fa però più interessante perché i modelli di iPhone da gestire sono due, le colorazioni sono ben 8 (tra iPhone 5S ed iPhone 5C) e ci sono nuovi importanti partner come China Mobile o NTT DoCoMo: tutte queste complicazioni non devono interferire con la logistica del trasporto ed ogni singolo movimento deve essere ottimizzato per evitare perdite derivate da ritardi e per ottimizzare i costi.
Veniamo però ora al processo logistico vero e proprio.
Prima di tutto, mesi prima del lancio del prodotto, vengono decise le modalità di trasporto più efficienti: i vari team delle vendite, del marketing, operativi e finanziari calcolano quante unità verranno vendute ed in seguito coordinano gli aerei ed i camion che verranno impiegati per il trasporto delle componenti dalle catene produttive alle aziende incaricate dell’assemblaggio dei prodotti.
Una volta che si è arrivati a calcolare il numero delle unità da produrre, le grandi fabbriche cinesi iniziano il loro lavoro vero e proprio. I dispositivi completati non verranno però spediti subito: essi rimarranno in azienda fino a quando i tecnici di Cupertino avranno finito di elaborare una versione finale del sistema operativo. Una volta che questo è pronto, viene consegnato alle aziende cinesi, le quali lo caricheranno su tutti i dispositivi prodotti.
Quando è tutto pronto, poco prima della presentazione ufficiale i dispositivi vengono inviati via nave o via aerea in alcuni grandi centri di distribuzione strategici situati in diversi Paesi (Australia, Cina, Repubblica Ceca, Giappone, Singapore, Regno Unito e Stati Uniti) in attesa del passaggio successivo. Questo loro spostamento è costantemente seguito da personale di sicurezza qualificato in ogni passaggio: dal deposito al trasporto sui camion, fino anche alla dogana o in aeroporto.
Per quanto riguarda il trasporto negli Stati Uniti, esso viene effettuato con aerei B777 di FedEx, la quale riesce a trasportare con un viaggio di 15 ore ben 450’000 iPhone fino a Memphis, nel Tennessee. Un solo viaggio costa circa 242’000$. In passato l’azienda ha però utilizzato anche mezzi di trasporto meno convenzionali: alcuni anni fa per il trasporto dei nuovi iPod venne impiegato infatti un ex aereo militare russo per far sì che i dispositivi arrivassero in tempo negli Apple Store.
Mike Fawkes di HP ha dichiarato che il trasporto aereo per Apple non è un problema, grazie al fatto che l’azienda adotta una politica dei prezzi più elevata rispetto a molti concorrenti: avendo un margine di guadagno elevato si può quindi permettere un mezzo di trasporto più dispendioso (e veloce). Molti competitors sono invece costretti ad utilizzare mezzi più lenti come le navi.
Dopo il lancio del prodotto, il lavoro logistico per Apple non è ancora finito: questo si fa invece ancora più difficoltoso. Per le vendite iniziali vengono prodotti un certo numero di dispositivi, ma dopo il lancio bisogna cercare di calcolare con cura quali dispositivi vengono venduti di più e quali invece devono essere prodotti in minor quantità. Per questa ragione è importante che l’azienda continui a monitorare le vendite a intervalli regolari e in modalità estremamente dettagliate.
Via | Bloomberg
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