Dopo giorni di rumors finalmente Motorola, ormai sotto proprietà di Google, ha presentato il suo nuovo terminale tramite il quale cerca di salvarsi dall’ondata di device che cercano di ottenere il consenso dei clienti presentato nell’ultimo anno tra Apple, Nokia, Samsung e HTC.
Hardware e Software del Moto X sono ovviamente in simbiosi grazie alla “partnership” con Google e da questo nasce anche una delle funzioni principali e più interessanti di questo nuovo dispositivo. Basta infatti pronunciare “Ok Google Now“, comando molto simile a quello utilizzato dai Google Glass, per attivare il riconoscimento vocale e richiamare qualsiasi funzione, senza dover toccare il telefono. La differenza tra gli altri dispositivi è proprio questa, mentre su Galaxy, Nexus e iPhone è necessario “avviare” il riconoscimento vocale sul Moto X è sempre attiva e tramite il comando sopra descritto sarà possibile rimandare la sveglia, farsi ricordare gli appuntamenti, segnare una nota e tanto altro ancora.
Andiamo a vedere in elenco le caratteristiche hardware di questo nuovo terminale:
- Display 4.7″ AMOLED (RGB) con una risoluzione in HD 720p
- Fotocamera posteriore da 10MP Clear Pixel (RGBC), Flash LED e registrazione video a 1080p (30 fps)
- Fotocamera anteriore da 2 MP e registrazione video HD 1080p
- Sistema operativo Android 4.2.2 con architettura Motorola X8 Mobile Computing System
- RAM: 2GB
- Disponibilità nella versione da 16GB e 32GB inoltre vengono regalati 50GB di storage online con Google Drive
- Bluetooth 4.0 LE + EDR / WiFi 802.11a/g/b/n/ac, mobile hotspot
- Connettività GSM / GPRS / EDGE / UMTS / HSPA / CDMA / EVDO Rev. A / 4G – LTE
- Batteria da 2200mha che promette una durata in chiamata di 13h e un uso misto di 24h
- Peso 130 grammi
- Il Moto X è alto 129.3mm, largo 65.3mm con un design curvo che lo rende profondo da 5.6mm a 10.4mm.
Alcune precisazioni riguardo i punti sopra elencati. La prima riguarda il sistema operativo installato di default sul dispositivo, sappiamo infatti che gli aggiornamenti delle versioni di Android sui dispositivi di produttori terzi differenti da quelli proprietari Google arrivano con non poco ritardo e prendiamo atto, come già detto, che la divisione mobile di Motorola fa parte di Google. Qui la domanda viene spontanea, perché non dotare il sistema dell’ultima versione del sistema operativo, ovvero Android 4.3? Personalmente non riesco a capire il motivo, sono sicuro che nei prossimi mesi, forse settimane, arriverà anche quello ma sarebbe, a parer mio, stato meglio lanciare il dispositivo con l’ultima versione.
Il Moto X è assemblato interamente in USA e per questo Motorola ha deciso di rendere personalizzabile il dispositivo permettendo all’utente di far scegliere in fase di ordine, tramite il sistema/sito chiamato Moto Maker. Tramite questo strumento l’utente potrà scegliere la propria combinazione di colori di ogni componente con la possibilità di ottenere 504 combinazioni, come è possibile? Oltre al colore della scocca posteriore e anteriore è possibile scegliere colori differenti per l’anello della fotocamera, i pulsanti del volume, di accensione, possibilità di inserire una firma e altre piccole personalizzazioni che renderanno ogni Moto X diverso l’uno dall’altro.
Oltre alle personalizzazioni, tramite il portale Moto Maker è possibile anche scegliere: il logo da inserire all’avvio del terminale, la possibilità di avere il login automatico con il proprio account Google, lo sfondo da applicare di default, una cover apposita, il colore del caricatore da corrente a muro e quello degli auricolari. Ma con tutte queste personalizzazioni in quanto tempo verrà consegnato il telefono? In soli 4 giorni se abitate negli USA, tempo da definire se la consegna verrà effettuata all’estero.
Il Moto X di Motorola sarà venduto negli States a partire da Settembre al costo di 199$ con un vincolo contrattuale di due anni mentre riguardo ai paesi extra US purtroppo per ora le notizie non sono buone, anzi cattivissime direi. Il CEO di Motorola ha affermato chiaramente a The Verge che il Moto X attuale non sarà commercializzato in Europa e secondo lui il nostro continente può attendere per il momento e probabilmente riceverà una versione differente del Moto X, e con molte probabilità senza tutte queste belle funzioni che abbiamo descritto sopra. Personalmente trovo senza senso l’ “Europe must wait” affermato dal CEO e sicuramente non andrà a loro vantaggio, in primis perché non approfittando del mercato europeo perde una grande fetta sia di guadagno che di numeri che sicuramente porterebbero solo vantaggi alla situazione attuale nella quale si trova l’azienda. Come dire, “Assemblato interamente negli USA e rimarrà interamente negli USA”.
Seguendo le orme di HTC, il CEO di Motorola ha inoltre affermato che prossimamente verrà presentato una versione depotenziata del terminale, probabilmente si chiamerà Moto X Mini conoscendo l’inventiva dei produttori che sarà più piccolo, con caratteristiche hardware inferiori e sicuramente con meno personalizzazioni. Vedremo con il passare del tempo se questo nuovo device permetterà a Motorola di tornare alla ribalta nel mercato mobile, cosa che purtroppo non ha avuto successo con il suo Droid.
Foto | TheVerge
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