L’iWatch verrà veramente prodotto? Se sì, quando uscirà? Quanto costerà? Che caratteristiche avrà? Noi questo non lo possiamo sapere, ma sicuramente Apple saprà come stupirci. Ciò che è certo è però che la società potrebbe avere problemi in Europa ed in USA: iWatch è un marchio registrato in tutta l’Unione Europea e negli States da due diverse società.
Come abbiamo potuto vedere nei giorni scorsi, Apple si sta dando da fare per registrare il marchio iWatch in quanti più Paesi possibili per evitare azioni legali nel momento di un ipotetico lancio del dispositivo. In particolare Apple ha fatto richiesta del marchio in Giappone, Taiwan e Messico, ma a quanto pare sta avendo dei problemi con la registrazione nell’Unione Europea e negli Stati Uniti stessi.
Il perché di questi problemi risale a due differenti società. In particolare in Europa il marchio iWatch è stato registrato nel 2008 da una certa Probendi Inc., la quale utilizza il marchio per il nome di un’applicazione capace di inviare flussi audio e video per sistemi di videosorveglianza.
Ciò che complica la situazione è che la Probendi è una società che ha qualcosa di misterioso: l’indirizzo postale depositato al momento della registrazione del marchio corrisponde ad una località italiana, il sito web della società è però localizzato nel Delaware (Stati Uniti) ed infine la parte commerciale della società è localizzata a Bogota (Colombia).
Per quanto riguarda invece la situazione americana per il marchio, esso è già stato depositato dalla OMG Electronics, la quale ha intenzione di utilizzare il marchio per un progetto crowdsource funding sul portale Indiegogo, il quale però non sembra aver raccolto molti consensi.
Non possiamo avere la certezza che Apple chiami davvero iWatch uno dei suoi prossimi dispositivi, ma sicuramente non saranno battaglie facili quelle da intraprendere. Probabilmente il tutto si risolverà con un’acquisizione del marchio stesso da parte di Apple oppure potrebbe venire giustificato il suo utilizzo in quanto non sussiste la possibilità di confondere i due marchi, come d’altronde è già avvenuto in passato.
Via | Cult Of Mac
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