È deceduto la scorsa notte Douglas C. Engelbart, veterano della Seconda Guerra Mondiale inventore di un oggetto definito “indicatore di posizione X-Y per un sistema di visualizzazione” che in seguito è stato riconosciuto con il nome di mouse.
L’evoluzione tecnologica è passata per il mouse, prima ancora dei display multitouch portati alla ribalta dal primo modello di iPhone. Il mouse è il sistema di controllo più diffuso ed efficace per sistemi desktop ancora oggi dopo quasi 50 anni dalla sua ideazione.
Brevettato nel 1967, fu utilizzato per la prima volta in un computer da Xerox, intuizione poi rubata dallo stesso Steve Jobs che la porta in Apple nel 1983, la migliora e rende il mouse uno degli strumenti più longevi della storia dell’informatica moderna.
I primi modelli erano delle scatolette realizzate in legno dotate di due rotelle in metallo che segnavano rispettivamente l’asse di ascisse ed ordinate all’interno di un monitor. Il nome “mouse” è dovuto all’idea del figlio di Engelbart che avrebbe notato la forma dei primi prototipi simile a quella dei topi per via del lungo cavo che somigliava alla coda dei roditori.
Engelbart soffriva di Alzheimer dal 2007, tuttavia è deceduto la scorsa notte per insufficienza renale. Lo stesso aveva definito gli ultimi venti anni della sua vita un fallimento per via delle difficoltà incontrate per ricevere i fondi necessari per portare avanti i suoi studi.
Vincitore di ambitissimi premi internazionali nel corso della sua vita, Engelbart lascia una moglie, quattro figli e nove nipoti, oltre che un’immensa eredità al mondo intero con una delle più grandi invenzioni dell’intera storia dell’informatica.
Via | Electronista
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