Sembra quasi un controsenso, ma è proprio così: Apple è accusata di vendere software illegale nel mercato cinese. La società californiana avrebbe infatti messo in vendita illegalmente su iBook Store del materiale protetto da Copyright. Apple non è però l’unica multinazionale ad essere accusata dalle autorità cinesi e c’è chi pensa che sia tutta una strategia del Paese asiatico.
Nel dettaglio, Apple è accusata di favorire la contraffazione del software a causa di alcuni titoli presenti su iBook Store protetti da Copyright, venduti quindi illegalmente. Il problema è che per le aziende estere è molto difficile stabilire se un software sia contraffatto o meno in quanto esse non hanno il privilegio di poter accedere a questo tipo di informazioni, detenute dal governo cinese, appunto.
Apple non è però l’unica azienda ad avere questo tipo di problemi: Amazon infatti negli ultimi tempi è diventato il negozio online preferito per molti contraffattori e 36 venditori sono stati arrestati in questi ultimi mesi.
Dal mese di Giugno il governo ha studiato inoltre una nuova campagna anti-pirateria ed in futuro verranno cambiate alcune policy volte ad inasprire ancora di più le norme: società come Amazon, in Cina detengono solo l’1% del mercato dell’intero settore e quindi ci si inizia a chiedere perché il governo parta proprio da queste società.
In ogni caso, Apple ed Amazon con la normativa attuale rischiano multe salatissime e se non venissero presi nuovi accorgimenti la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
Via | Tom’s Hardware
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