Sono passati ben sei anni dalla rivoluzione informatica che ha portato iPhone nel mondo della telefonia cellulare. Possiamo definirlo come il cellulare al tempo stesso più amato ed odiato di tutti i tempi, lo smartphone che ha trasformato un settore di nicchia in quello più redditizio in tempi di crisi!
Uno schermo da 3,5″ con risoluzione di 320×480, un processore 412 MHz e 128 MB di RAM. Specifiche tecniche che nemmeno allora, il 29 luglio 2007, facevano gridare al miracolo. E intanto sono bastate per rivoluzionare per sempre il mondo della telefonia mobile.
Certo, adesso a fronte dei 165 PPI dello schermo del primo iPhone, abbiamo valori incredibilmente elevati di oltre 460 PPI (nel caso di HTC One) e tutto sembra estremamente più fluido e veloce di allora, ma il concetto di fondo è ancora quello, basato sulle gesture e pensato esclusivamente al multi-touch. Quando iPhone ha raggiunto il mercato, gli smartphone erano strumenti ingombranti e tozzi pensati per lo più per i professionisti che costringevano l’utenza finale a passaggi decisamente lunghi e frustranti per ogni operazione, da eseguire esclusivamente mediante pennino e tastiere fisiche.
Anche Android, quando presentato al grande pubblico, sperava nelle tastiere fisiche e negli schermi resistivi da manovrare con pennini ed infatti nei primi anni sembrava terribilmente dietro all’esperienza d’uso di iPhone, che grazie al suo sistema operativo ottimizzato ed al suo schermo capacitivo offriva una fluidità e semplicità d’utilizzo semplicemente irraggiungibile ai tempi dalla concorrenza.
L’iPhone originale (conosciuto anche come 2G ed Edge) aveva tante mancanze, poi colmate nel corso degli anni con i modelli successivi: non era disponibile il modulo per la connettività 3G, né un modulo GPS o il supporto agli MMS. Mancava anche un flash per la fotocamera (oltre ad altri tipi di Flash, per il browser).
Il primo modello non è stato mai venduto in Italia, ed in America costava 499$, nella sua versione a 4GB, ma dopo alcuni mesi era possibile trovarlo anche a prezzi agevolati grazie alle offerte di AT&T, ottenibili mediante la sottoscrizione di un abbonamento di due anni.
Ancora dopo sei anni iPhone, dopo le tante variazioni e modifiche strutturali, è lo smartphone per eccellenza, l’unico che si discosta dai canoni imposti da Android e che può di fatto contrastare la sua egemonia con un singolo modello sul mercato. Dopo sei anni comunque, mancano la freschezza e la grande portata di innovazione che avevano introdotto nel settore i primi modelli, ed anche il fascino suscitato dai prodotti della società di Cupertino sembra essere leggermente calato negli ultimi periodi.
Comunque, non possiamo che fare i nostri migliori auguri al nostro smartphone preferito per il suo “sesto compleanno”.
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