Secondo quanto riportato da Technology Review in un’interessante analisi, i computer indossabili sanciranno la fine degli smartphone. Si tratta di una tecnologia ancora più in miniatura ed invisibile che permetterà presto di svolgere tutte le funzioni che ad oggi perfezioniamo con i nostri telefoni cellulari.
Il futuro dell’informatica mobile passerà dai dispositivi indossabili, ma cose se non bastasse questi soppianteranno definitivamente gli smartphone. Mark Rolston ha dichiarato che è solo una questione di tempo prima che inizieremo a parlare del declino degli smartphone così come li conosciamo oggi e dell’ascesa incontrollabile dei computer indossabili.
Se ad oggi sembra prematuro poter affrontare certi argomenti, quando ancora non abbiamo fra le mani dei dispositivi indossabili concreti e realmente funzionali, il direttore di Frog sembra essere sicuro di quello che dice. “Presto saremo circondati da una rete invisibile nei nostri ambienti. Chip e sensori si stanno facendo strada all’interno di capi d’abbigliamento, accessori personali e molti altri strumenti sempre più invisibili. Questi dispositivi riescono a riprodurre informazioni di cui ancora oggi non riusciamo a coglierne la portata. Ma lo faremo molto presto.”
Potenzialmente saranno molte le funzioni che avranno questi dispositivi nella vita di tutti i giorni, fra cui: monitorare le condizioni salutari del nostro organismo, perfezionare pagamenti in mobilità. La più grossa sfida sarà quella di realizzare dispositivi che non hanno bisogno di una tastiera fisica o virtuale per poter essere utilizzati e quindi di inventare interfacce che andranno controllate esclusivamente con la voce o con i gesti.
“Il risultato dovrebbe garantire un mondo in cui l’accesso al PC viene ridimensionato solamente in pochi momenti nelle nostre vite, in cui potremo svolgere queste piccole funzioni senza abbandonare quello che stiamo facendo in un determinato momento”, completa Rolston. “Essenzialmente, speriamo di portare i computer fuori dalle piccole operazioni di tutti i giorni.”
Via | BGR
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