Secondo la Commissione Europea, Apple avrebbe raggiunto degli accordi sleali nei confronti della concorrenza, assieme agli operatori telefonici che offrono iPhone fra le loro proposte di vendita. La notizia era stata divulgata pochi mesi fa dal New York Times e sembra che le indagini stiano portando i primi frutti.
In base a quanto si legge sul Financial Times, la Commissione Europea avrebbe inviato dei questionari di nove pagine agli operatori del vecchio continente in modo da scoprire la verità sull’argomento. Sotto indagine ci sono le politiche e strategie di mercato condotte da Apple nella vendita dei propri smartphone.
“La Commissione ha informazioni che indicano la possibilità che Apple e gli operatori telefonici europei abbiano stipulato degli accordi di distribuzione che ostacolerebbero la vendita di smartphone degli altri produttori nei mercati”, si legge all’interno dello stesso questionario. Fra le pratiche scorrette, Apple avrebbe costretto gli operatori a versare dei sussidi per poter vendere i propri prodotti, oltre che l’obbligo di acquistare un numero minimo di iPhone per avere delle restrizioni per quanto riguarda le spese dedicate al marketing.
Alcune funzioni tecniche sarebbero inoltre disattivate sui prodotti Apple in alcuni paesi europei, elemento che costituirebbe una violazione della legge sull’Antitrust europea. Nello specifico si parla dell’eliminazione delle funzionalità LTE all’interno di alcuni paesi, su prodotti che sono effettivamente compatibili con lo standard di rete.
Sono state date tre settimane di tempo agli operatori telefonici per poter rispondere a tutte le domande del questionario. Il limite di tempo è stato stipulato entro il 17 giugno.
Via | AppAdvice
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