Paul Otellini è stato il CEO di Intel fino a poche settimane fa lasciando il posto al nuovo Brian Krzanich. Ha rilasciato un’intervista in cui dichiara che il suo più grande rimorso, durante gli anni trascorsi con la società, è stato quello di non essere riuscito a fornire ad Apple i chip giusti per gli smartphone che avrebbe poi prodotto.
Apple aveva contattato Intel per la produzione dei chip che sarebbero stati inseriti negli iPhone originali, nel 2007. La società di Cupertino richiedeva quantitativi ben specifici ad un prezzo estremamente competitivo, cosa che Intel non riusciva a fare, non ai volumi richiesti. È così che poi Apple si è rivolta a Samsung, che ha creduto maggiormente nel progetto ed ha accettato l’accordo.
Questo sembra il rimorso più grande di Otellini, il CEO che ha occupato il più alto incarico di Intel per i passati otto anni. In un’intervista a The Atlantic ha raccontato il suo disappunto sulla scelta intrapresa e sulle lezioni di vita che ha avuto dalla stessa.
“Ci fidiamo spesso dei dati quando scegliamo cosa fare, ma molte volte nella mia carriera ho preso decisioni importanti basandomi esclusivamente sull’istinto ed anche quella volta avrei dovuto farlo, il mondo sarebbe stato diverso oggi.”
“La storia che non potrò mai dimenticare è questa: era il periodo precedente all’introduzione dell’iPhone, e nessuno sapeva cosa questo fosse e cosa facesse”, racconta Otellini a The Atlantic. “C’era un chip che Apple voleva, ma non volevano pagarlo più di una certa cifra e questa era inferiore a quella ottenuta dai nostri calcoli. E a ben vedere, le nostre previsioni si rivelarono errate ed il volume superiore di 100 volte rispetto a quanto preventivato dagli esperti del settore.”
Sappiamo poi tutti come la storia è andata a finire e ad Intel non è rimasto molto di uno dei settori più in rapida evoluzione degli ultimi dieci anni.
Via | 9To5Mac
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