Siri è stato presentato come un assistente vocale con il quale avremmo potuto dialogare in maniera naturale. Sappiamo quanto questo sia un traguardo ancora lontano, ma per Apple lo sembra ancora di più visto che ha perso l’acquisizione di una società fondamentale in tal senso, Wavii, che da oggi è di Google.
Apple ha perso l’asta per l’acquisizione di Wavii, una società che si occupa dello sviluppo di tecnologie per l’elaborazione del linguaggio naturale. Siri è stato presentato come un assistente vocale con il quale poter dialogare naturalmente, ma sappiamo che, almeno in Italia, questo non è del tutto vero. Parlare con Siri (così come con tutti gli assistenti vocali) è ancora lontanissimo dall’essere definito “naturale”.
Sia Apple che Google erano in competizione per la startup di Seattle, Wavii, ma sembra che quest’ultima società si sia garantita l’asta ed il possesso della società formata da 25 membri e capitanata da Adrian Aoun. Wavii è già disponibile sia sul web che tramite un’applicazione su iOS[applink_500222593] che permette di interagire in un modo del tutto nuovo con le notizie da tutto il mondo.
Inizialmente la società era stata valutata a circa 30 milioni di dollari e, nonostante i 145 miliardi di dollari di liquidità di Apple, sembra che Google abbia fatto la migliore offerta e si sia aggiudicata l’asta.
La società di Mountain View utilizzerà le nuove tecnologie per integrarle a quelle già presenti su Google Search, mentre logicamente Apple avrebbe potuto utilizzarle per migliorare il comportamento di Siri su iPhone, iPad ed iPod touch, aggiungendo la possibilità di conoscere le notizie dal mondo tramite i comandi vocali dell’assistente di Cupertino.
Via | iPhoneHacks
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