Stupenda utopia che renderebbe felici tutti qualora si trattasse di una cosa possibile. Stiamo parlando della copertura WiFi di tutto il territorio italiano grazie alle antenne RAI. L’idea è nata da Leonardo Metalli, redattore del TG1.
Quest’idea è stata postata dallo stesso Metalli sul forum del Movimento 5 Stelle, ipotizzando di poter sfruttare la copertura eccezionale dei canali RAI per trasmettere anche il segnale WiFi a tutti i cittadini. Ecco come Metalli spiega la sua idea alla redazione di Corriere.it:
Gli ingegneri di Rai Way – la società che possiede la rete di diffusione del segnale radiotelevisivo – tempo fa avevano studiato la possibilità di trasformare i 2200 ponti di trasmissione che coprono tutto il Paese per distribuire non solo il segnale televisivo ma anche il wi-fi. Cosa peraltro che già stiamo facendo dando i ripetitori in uso alla Polizia e alle compagnie telefoniche private come Telecom e Vodafone.
La RAI non andrebbe a sostituirsi agli attuali operatori telefonici, ma offrirebbe un segnale limitato anche in zone dove la linea ADSL o la copetura 3G scarseggiano, includendo il servizio nel canone RAI. Il progetto sembrerebbe valido, se non fosse per la marea di problemi che sorgerebbero per mettere in essere quanto descritto.
Per realizzare il tutto si dovrebbero modificare opportunamente ben oltre 2200 antenne, stipulando accordi con i vari comuni per l’installazione degli hot spot. Non basta quindi una semplice idea, anche perchè il Wi-Fi è pensato per reti di medio-corta gittata, e non bastano “solo” 2200 antenne per coprire tutta l’Italia. Basti pensare alla rete di Minneapolis, tanto per fare un esempio, che copre solo l’area urbana della città, conta 3000 hot spot attivi.
Il WiMax è invece il termine usato per l’uso del WiFi su lunghe distanza, ma non è questo il caso esposto da Metalli. Quindi presumibilmente l’idea si tradurrà in un nulla di fatto, considerando sia i costi elevati che la difficoltà di realizzare oggettivamente qualcosa che dovrebbe raggiungere ogni cittadino italiano.
Via | Corriere.it | DDay
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