Come ben sappiamo, spessissimo molti servizi musicali in Italia vengono intralciati dalla burocrazia, e quindi servizi come Spotify o iTunes Match sono arrivati nel nostro Paese in grandissimo ritardo rispetto a molte altre nazioni europee. Questa situazione di disparità ha fatto muovere l’Unione Europea, la quale cercherà di semplificare ed unificare il mercato europeo.
L’Europa sta facendo un altro piccolo passo per proseguire il grande processo di unificazione dei vari mercati nazionali: la Corte Europea sta infatti studiando un modo per unificare il grande mercato musicale che allo stato attuale si trova a fare i conti con regolamenti nazionali, alcuni dei quali complicatissimi, come quello italiano.
Fino ad oggi infatti, le società estere che vogliono stringere accordi con le case discografiche per l’utilizzo dei diritti musicali, devono necessariamente trovare un accordo con i rispettivi proprietari in tutte le nazioni europee. Questo significa che in base al regolamento nazionale si possono avere facilitazioni o svantaggi.
Questa situazione ha fatto sì, ad esempio, che Spotify sia riuscita a trovare un rapido accordo con le case inglesi, ma ha trovato molte complicanze con quelle italiane a causa della lenta burocrazia e della presenza di organismi intermedi come la SIAE (Società Italiana Autori ed Editori).
La Corte Europea vuole quindi porre fine a questa situazione che va solo a discapito dei consumatori, creando eventualmente un organismo europeo centrale che abbia il compito di semplificare le procedure da attuare nei singoli Stati e regolamentando il mercato a livello europeo.
Via | The Verge
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